La crisi climatica è una delle sfide più urgenti del nostro tempo e la voce dei giovani è spesso esclusa dalle decisioni politiche, in particolare a livello locale. È proprio su questi temi che si incentra la PAESC Summer School, che si è svolta in remoto dal 25 al 29 agosto e a cui hanno partecipato le ricercatrici del CNR-IMAA, Monica Salvia e Filomena Pietrapertosa. L’iniziativa, promossa da INDIRE (lstituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), EuCliPa.IT (Associazione Italiana del Patto per il Clima, e con il supporto della Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), è stata finalizzata ad avvicinare le scuole alle politiche climatiche locali.
In particolare, gli interventi delle due ricercatrici sono stati focalizzati a comprendere l’importanza degli strumenti di pianificazione climatica nella lotta per il clima.
La ricercatrice Salvia si è soffermata sul Climate City Contract (Contratto Climatico Cittadino), un patto tra le città, la Commissione Europea e gli attori locali introdotto dalla recente missione dell’Unione Europea che mira a rendere 100 città europee climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030. In Italia, le città che partecipano alla Missione sono nove: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Il loro compito è fondamentale per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal: dimostrare a tutte le città italiane ed europee che lavorando insieme con strumenti innovativi di governance è possibile raggiungere insieme la neutralità climatica entro il 2050.
La ricercatrice Pietrapertosa ha invece descritto i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), strumenti che le città firmatarie del Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima stanno sviluppando per affrontare la crisi climatica. Attraverso la redazione dei PAESC, i comuni si impegnano a raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica, a rendere gli ambienti urbani più resilienti agli impatti del cambiamento climatico e a contrastare la povertà energetica. Durante l’intervento sono stati mostrati i principali passaggi tecnici che portano alla stesura di un PAESC, come la costruzione del bilancio energetico urbano, l’elaborazione dell’inventario delle emissioni necessario alla definizione delle misure di mitigazione e la valutazione delle vulnerabilità agli eventi estremi da cui derivano le misure di adattamento.
Un ringraziamento particolare va a tutti i docenti che hanno partecipato con entusiasmo e dedizione a questo evento pionieristico, che promuoverà la partecipazione attiva e la pianificazione urbana climatica nelle scuole italiane.
Per maggiori informazioni:
https://www.indire.it/2025/06/20/paesc-summer-school-la-scuola-al-tavolo-delle-decisioni-climatiche/