La rete HAVO (High Agri Valley geophysical Observatory) è situata in Alta Val d’Agri (Basilicata), una delle aree più sismicamente attive in Italia dove è dimostrata la compresenza di sismicità naturale e indotta da attività antropiche. HAVO è costituita da 8 stazioni sismometriche con sensori broadband installati in pozzi a profondità variabile tra 5 m e 50 m, e da una stazione accelerometrica a 6 canali dotata di un accelerometro installato in superficie e un altro in un borehole profondo 70 metri che raggiunge il bedrock. In collaborazione con il GFZ-Potsdam, la rete comprende anche una stazione multiparametrica equipaggiata con sensori sismometrici (sensore sismico broadband e accelerometro), geodetici e meteorologici, co-localizzata con una stazione magnetotellurica. Questa stazione multiparametrica è la prima in Italia con tali caratteristiche.
La missione scientifica della rete HAVO consiste nella produzione di dati geofisici multiparametrici, favorendo la collaborazione dell’IMAA con ricercatori di altri enti italiani e stranieri interessati alle seguenti tematiche di ricerca:
La rete, inizialmente costituita da 8 stazioni broadband, nasce nel 2016 come rete temporanea nell’ambito del progetto SIR-MIUR INSIEME per lo studio della sismicità indotta da attività antropiche in Alta Val d’Agri (rete INSIEME, https://doi.org/10.7914/SN/3F_2016). Il 29 marzo 2019, al termine del progetto di ricerca, l’IMAA ha deciso di trasformare l’infrastruttura temporanea nell’attuale rete permanente HAVO, con l’obiettivo di incrementare nel tempo anche il numero di stazioni multi-sensore per acquisire dati geofisici multiparametrici.
I dati geofisici della rete HAVO (https://doi.org/10.7914/SN/VD) sono resi disponibili ad accesso aperto e in real-time attraverso FDSN Web Services e protocolli standard definiti dalla comunità scientifica internazionale. I dati della stazione multiparametrica gestita in collaborazione con il GFZ-Potsdam sono invece resi disponibili tramite i canali della stazione MARCO della rete Geofon (https://doi.org/10.14470/TR560404) sempre attraverso FDSN Web Services.